Progetti

SIMONE GUIDUCCI “GRAMELOT”

 

Simone Guiducci   chitarre/ guitars

Achille Succi  clarinetto basso , clarinetto / bass clarinet, clarinet

Fausto Beccalossi  fisarmonica/ accordion

Salvatore Maiore contrabbasso, bass


 

 

guest : Ralph Alessi  tromba/trumpet 

guest : Erik Friedlander  cello

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come segnala il noto critico Enzo Pavoni su AudioReview “… il Gramelot Ensemble, guidato con mano sicura dal chitarrista e compositore Simone Guiducci, è già da anni una delle ricchezze musicali più interessanti del panorama jazzistico nazionale. Guiducci prosegue la sua personale e originale ricerca – lontana da tentazioni virtuosistiche –tendente a privilegiare la fine scrittura, il ragionamento, la coniazione di una lingua franca, un vero e proprio gramelot – una miscela inclassificabile, se confrontata con i parametri di giudizio tradizionali – che proietta direttamente le sue composizioni in zone sonore inusuali, dove folclore regionale, jazz e musica colta europea sono un tutt’uno…” . Più volte inserito nel Top Jazz della rivista MUSICA JAZZ  fra i migliori gruppi italiani, può vantare un prestigioso inserimento nella Top20  fra i dischi jazz a livello mondiale da parte del direttore di All About Jazz USA, Michael Ricci ( per il CD “Chorale” , 2002) .

 

VIDEO DI PRESENTAZIONE DI “THAT’S ALL FOLKS”, 2012

SIMONE GUIDUCCI “DJANGO SHOCK”


Simone Guiducci chitarre/ guitars

Achille Succi clarinetto basso, sax alto / base clarinet , altosax

Emanuele Parrini violino

Mauro Ottolini trombone

Danilo Gallo contrabbasso / bass

Zeno de Rossi  batteria/ drums

 

Una proposta avvincente, un viaggio che trova fonte di ispirazione nella musica di Django Reinhardt,maestro ineguagliabile, riferimento imprescindibile di molti chitarristi. Simone Guiducci affida a un gruppo di affermati solisti, con i quali vanta proficue collaborazioni, il compito di omaggiare il talento compositivo di Django, per il quale egli stesso dichiara un amore folle, facendosi suggestionare soprattutto dalla modernità della sua musica ( dal depliant di Clusone Jazz Festival 2012)

Ascolto Youtube  1 : Stockholm

Ascolto Youtube 2 : Rhythme Future

 

RECENSIONI 

 

 

 

 

DUO

SIMONE GUIDUCCI-FAUSTO BECCALOSSI

Simone Guiducci     chitarre/ guitars

Fausto Beccalossi   fisarmonica/ accordion

VIDEO LIVE : https://youtu.be/W7kSuMaUM-Q

 

Il  SIMONE GUIDUCCI-FAUSTO BECCALOSSI DUO , con 20 anni di attività alle spalle, e centinaia di concerti all’attivo, rappresenta con la massima chiarezza il percorso dei due musicisti verso una musica acustica di “radici” aperta tanto al Folklore quanto alla contemporaneità jazzistica. Quella del DUO, influenzata dal lavoro di Guiducci con Gianni Coscia come da quello di Beccalossi con Al Di Meola , è “musica mobile ed aperta, che ondeggia fra jazz e musica popolare, fra regionale e globale, in altre parole tra antico e moderno. Nel repertorio del DUO  trovano spazio composizioni dei due musicisti insieme a brani di autori che hanno ispirato il loro lavoro, fra cui Django Reinhardt, Astor Piazzolla, Egberto Gismonti, Gorni Kramer, Ennio Morricone.

 

 

 

SIMONE GUIDUCCI “SONGS” TRIO

Simone Guiducci chitarre/ guitars

Ares Tavolazzi contrabbasso/bass

Riccardo Biancoli  batteria / drums

Nel recente progetto del chitarrista SIMONE GUIDUCCI , “SONGS” vanno a confluire brani che provengono da molte tradizioni e contesti differenti  con unico denominatore comune : la “struttura canzone”.  Quindi del repertorio fanno parte “canzoni” di autori diversi come “Um Anjo” di Egberto Gismonti , “Three views of a secret” di Jaco Pastorius , “Prism” di Keith Jarrett , “Senhorinha” di Guinga, “The secret life of plants” di Stevie Wonder, insieme a brani originali dei membri della band e ad alcune composizioni di grandi della tradizione jazz americana (Duke Ellington, Cole Porter, Horace Silver, Monk fra tutti). L’obiettivo è quello di trasfigurare e rivivificare una serie di melodie immortali, bypassando la loro origine geografica e temporale, lavorando in profondità sugli stimoli provenienti dalla “song” stessa.